«A Bucha stimiamo che sia stato ucciso un abitante su cinque di coloro che sono rimasti in città durante l’occupazione dei russi. Personalmente, come migliaia di miei concittadini, provo odio per chi ha torturato e ucciso i pacifici abitanti di questo posto». Queste le parole del sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, alla televisione ucraina, citato dall’agenzia Unian.
La città a nordovest di Kiev, teatro di uno dei massacri più orribili della storia recente, è diventata un simbolo per l’Ucraina, che da un mese e mezzo si trova sotto al fuoco dell’esercito russo.