Palazzo Reale sta ospitando in questi mesi la mostra di uno dei più grandi maestri della fotografia: Ferdinando Scianna. Reporter italiano, ha ispirato la sua carriera a Cartier Bresson, come lui stesso racconta: «Come reporter il mio riferimento fondamentale è quello del mio maestro per eccellenza Henri Cartier-Bresson (…)». Agli inizi degli anni Sessanta, proprio nella sua città di origine, Bagheria, inizia a dedicarsi alla fotografia, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni di quella terra. Molto giovane comincia il suo viaggio, un viaggio in bianco e nero, provando a catturare l’attimo, quell’attimo, in cui il significato della vita, secondo lui, si svela. Il suo lungo percorso artistico si è snodato attraverso varie tematiche tra cui l’attualità, la guerra, la religione popolare, fino ad oggi dove ha scattato campagne pubblicitarie per grandi case di moda. Quest’ultima apre il mondo fotografico di Scianna a nuove esperienze, parallele a quelle più tradizionali del fotogiornalismo.
L’esposizione racconta l’intera carriera del fotografo siciliano e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento. Saranno presenti circa 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, all’interno di un allestimento molto particolare curato dall’art director Alberto Bianda.
Un vero e proprio racconto parallelo, che permetterà di conoscere in modo più profondo il suo percorso personale e fotografico.
A Palazzo Reale di Milano c’è una grande mostra di Scianna
'Viaggio, racconto, memoria' raccoglie 200 scatti dei fotografo siciliano: una mostra antologica che ripercorre la sua carriera, mettendo in evidenza gli scatti più significativi. C'è tempo fino a inizio giugno per visitarla

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