+

    La grande retrospettiva di Robert Doisneau ad Aosta

    Dal 5 marzo al 22 maggio le immagini del 'fotografo umanista' proiettano lo spettatore nella spettacolare e iconica Parigi del Novecento

    Al Centro Saint-Bénin di Aosta, su iniziativa dell’Assessorato Beni Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dal 5 marzo al 22 maggio 2022 sarà possibile visitare la mostra Robert Doisneau, una grande retrospettiva sul grande fotografo francese.

    Robert Doisneau, Un regard oblique, Paris, 1948©Robert DOISNEAU GAMMA RAPHO

    «Le selezionatissime immagini che il curatore Gabriel Bauret ha scelto per questa mostra» racconta la Dirigente delle Attività espositive Daria Jorioz «provengono dall’Atelier Doisneau di Montrouge, nel sud della capitale francese. Sono immagini empatiche che avvicinano l’osservatore, lo rendono partecipe e non solo spettatore. Robert Doisneau incarna l’immagine del fotografo umanista immerso nella vita della sua città: ne coglie il respiro, le emozioni, le trasformazioni sociali, ne narra la bellezza, le contraddizioni, le storie minime che ne compongono la storia collettiva. Il fotografo francese cresce insieme alla sua città, la osserva prendendo appunti visivi, la racconta cominciando dalla strada, si specchia nei giochi dei bambini che inventano il loro mondo, narra la condizione a volte ruvida degli adulti. Lo fa sempre con delicatezza e garbo, talvolta con malinconia, spesso con un’ironia sottilmente dissimulata oppure giocosamente evidente.»

    Robert Doisneau,Vent rue Royale, Paris, 1950©Robert DOISNEAU GAMMA RAPHO

    Tra le opere in mostra c’è ovviamente Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Paris, 1950, immagine celebre e iconica, ritenuta tra le più riprodotte e discusse al mondo. In questo suo celebre scatto Doisneau ha saputo catturare un momento magico e un’emozione che sono universali, nonostante si tratti di una “messa in scena”. A Montrouge, Doisneau ha sviluppato e archiviato le sue immagini per oltre cinquant’anni, ed è lì che si è spento nel 1994, lasciando un’eredità di quasi 450.000 negativi. Dallo stesso atelier, oggi le sue due figlie contribuiscono alla diffusione e alla divulgazione della sua opera, accogliendo le continue richieste di musei, festival e case editrici.

    Ultimi Articoli

    Events

    Ti potrebbe interesare anche: