Non si ferma la grande rivolta nata dalla forza delle donne iraniane, che hanno deciso di dire basta all’oppressione religiosa guidata da Ali Khamenei.
Le proteste di questi giorni contro stanno provocando risposte violentissime da parte del regime: si parla di quasi 100 morti dall’inizio degli scontri nati dopo l’uccisione di Mahsa Amini, simbolo e martire di questa battaglia di civilità e libertà.
Nella sola giornata di venerdì 30 settembre, 41 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza iraniane a Zahedan, nel sud-est del paese. È in corso una escalation di violenza che non sembra volersi arrestare.
Nel frattempo, in tutto il mondo sono state organizzate manifestazioni a sostegno della rivolta, che giorno dopo giorno sta assumento una risonanza sempre più forte.