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    Le strade della solidarietà tra Italia, Romania e Ucraina

    Nella foto della settimana di Black Camera, un ritratto realizzato da Giorgio Galimberti di Suor Rosalba, che con la sua Fondazione Sacro Cuore a Baia Mare (Romania) sta accogliendo decine di profughi ucraini in fuga dalla guerra

    Sempre più profughi stanno lasciando l’Ucraina per fuggire dalla guerra. In queste settimane, le lunghe code alle frontiere di molti paesi dell’Unione Europea hanno tenuto impegnate giorno e notte diverse associazioni e fondazioni che si occupano di aiuti umanitari. Si stima che, dall’inizio del conflitto, più di due milioni di persone abbiano lasciato l’Ucraina.

    A Baia Mare, nel Maramures, a pochi chilometri dal confine tra Romania e Ucraina di Sighetu Marmatiei, ha sede la Fundaţia Sacro Cuore, gestita da Suor Rosalba, nativa di Omegna ma che vive in Romania da 26 anni. La sua struttura, gestita insieme a Claudia Cufoian, normalmente si occupa di scolarizzazione e formazione professionale per minori in situazioni di disagio; vista l’emergenza, si è subito adoperata per accogliere più profughi possibili, mettendo a disposizione posti letto, cibo, vestiti e prima assistenza. Solo negli ultimi giorni sono passati di qui almeno 50 profughi e si è anche festeggiato il 35esimo anniversario di nozze di una coppia ucraina. A Baia Mare si è creata una grande catena di solidarietà che lega Italia, Romania e Ucraina.

    Alessandro Curti
    Nato a Milano nel 1991, giornalista appassionato di arte contemporanea e di fotografia in tutte le sue espressioni. Socio di STILL Fotografia, con sede a Milano in via Zamenhof 11. Docente in Storia della Fotografia all’interno del corso di Fashion Design allo IED di Milano. Gia collaboratore e redattore per le riviste mensili IL FOTOGRAFO e N Photography (Sprea Editori) dal 2015 al 2019 e per Rolling Stone Italia, Lampoon e The Pitch.

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