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    ‘Some kind of heavenly fire’: le presenze aliene nelle fotografie di Maria Lax

    La fotografa finlandese ha scoperto una serie di documenti sulle apparizioni aliene a casa del nonno e da lì è partita per realizzare un progetto per indagare il passato della sua famiglia

    Il fenomeno degli UFO si intreccia con la storia umana già dall’alba dei tempi. Anni fa, le apparizioni venivano lette attraverso due visioni: come manifestazione del divino oppure come presenze di origine diabolica. Solo nel XX secolo gli UFO vengono analizzati in maniera diversa, quasi scientifica; oggi sulla questione esiste una vastissima bibliografia e i quotidiani, specializzati e non, registrano costantemente notizie di moltissimi avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Da alcuni di questi oggetti sono stati visti scendere esseri non umani,  ma attualmente non esistono teorie che riescano a spiegare in maniera definitiva e credibile il fenomeno.

    Some Kind of Heavenly Fire © Maria Lax

    Maria Lax nasce e cresce a Pudasjärvi, una piccola cittadina situata nel nord della Finlandia, un ambiente caratterizzato da natura selvaggia e da pochissima presenza umana. Fino a poco tempo fa, Lax era del tutto ignara che la sua città, negli anni Sessanta, è stata un punto nevralgico per gli avvistamenti UFO. Maria scopre tutto questo per caso, quando un giorno trova un libro scritto da suo nonno, un giornalista che, nel corso degli anni, aveva raccolto tantissime testimonianze di suoi concittadini che avevano assistito ad eventi paranormali. Affetto da demenza senile, non fu in grado di rispondere alle molte domande della nipote. Così, dopo circa trent’anni, Maria Lax ha deciso di trovare da sola le sue risposte, andando alla ricerca delle persone che all’epoca avevano parlato con il nonno. Ascoltando gli intervistati, la fotografa si rende conto che le storie presentano delle similitudini: luci silenziose, costanti e colorate che inseguono macchine e persone o bagliori che svegliano gli uomini nel pieno della notte.

    Some Kind of Heavenly Fire © Maria Lax

    Nell’area, i primi avvistamenti UFO sono avvenuti intorno agli anni Venti, ma il fulcro sono stati gli anni Sessanta e Settanta, nel pieno dello sviluppo economico, quando avvennero le migrazioni verso la grande città. Un momento storico che gli abitanti ricordano con molto dolore. In questo contesto gli UFO incarnavano la paura del futuro, l’incertezza del cambiamento che stava incalzando. Alcune persone reagirono con paura a questi fenomeni, altri li interpretarono come un segno che non erano soli.

    Some Kind of Heavenly Fire © Maria Lax

    Il titolo del progetto, Some Kind of Heavenly Fire, richiama il racconto di una donna anziana, che sostiene di aver assistito a una sorta di «incendio celestiale». Le immagini immortalano i luoghi dei ricordi dell’artista, che attraverso la sua lente fotografica ha potuto indagare il passato della sua famiglia, partendo da un avvenimento collettivo. Il buio è una presenza constante, un ostacolo che la fotografa ha trasformato in possibilità di sperimentazione. Lo scopo della fotografia non è stabilire se gli alieni esistano o meno o valutare la veridicità delle testimonianze, ma dare forma e sostanza a queste esperienze. Il taglio cinematografico delle immagini sottolinea la loro atemporalità: sono fotografie che, grazie alla loro forte identità concettuale e all’equilibrio perfetto di realtà e fantasia, invitano lo spettatore alla riflessione e a sviluppare una propria interpretazione.

    Some Kind of Heavenly Fire © Maria Lax

    Maria Lax attualmente vive a Londra; è nota per il suo uso del colore e per le tecniche sperimentali della macchina fotografica. Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato in tutto il mondo. Maria è una delle vincitrici del British Journal Photography’s Female in Focus awards 2019, finalista per la borsa di studio PHMuseum Photography 2020 e il LensCulture Portrait Awards 2020. La prima monografia di Maria Lax, Some Kind of Heavenly Fire è stata pubblicata nel febbraio 2020 ed è attualmente alla seconda tiratura. È stata scelta come uno dei libri fotografici dell’anno da Photobookstore.

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    Manuelaannamaria Accinno
    Laureata in Storia e critica dell’arte alll’Università Statale di Milano, amante dell’arte in tutte le sue forme, riserva un occhio speciale alla fotografia. Lavora con alcuni artisti contemporanei, scrivendo testi critici e curando esposizioni personali e collettive. Ha collaborato con Rolling Stone Italia e attualmente scrive per Black Camera.

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