La World Photography Organisation ha annunciato i vincitori assoluti dei prestigiosi Sony World Photography Awards 2023 durante una cerimonia di gala tenutasi a Londra e presentata dalla divulgatrice e storica d’arte Kate Bryan. Il titolo di Photographer of the Year è andato all’acclamato fotografo portoghese Edgar Martins. Martins si è aggiudicato un premio in denaro di 25.000 dollari e un set di attrezzature digitali di Sony. I suoi lavori, inoltre, saranno protagonisti di una presentazione monografica alla mostra dei Sony World Photography Awards dell’anno prossimo.
Martins è stato selezionato tra i primi classificati delle 10 categorie del concorso Professional, proclamati oggi insieme ai secondi e terzi posti di ciascuna categoria e ai vincitori assoluti dei concorsi Open, Youth e Student. Alessandro Cinque è invece il primo vincitore nella storia del Sustainability Prize, ideato in collaborazione con la United Nations Foundation e l’iniziativa Picture This di Sony Pictures. Il nuovo riconoscimento, del valore di 5.000 dollari, premia le storie, le persone e le organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
Da oggi e fino al 1 maggio 2023 si terrà presso la Somerset House di Londra la mostra di oltre 200 stampe e di centinaia di altre immagini digitali di tutti i fotografi vincitori e finalisti. A queste si aggiungeranno anche le opere di Rinko Kawauchi, l’affermata fotografa giapponese a cui è stato conferito il premio Outstanding Contribution to Photography.
PHOTOGRAPHER OF THE YEAR
Our War è un pensiero originale e sfaccettato che l’autore Edgar Martins (Portogallo) rivolge all’amico Anton Hammerl, un fotoreporter rapito e giustiziato il 5 aprile 2011 dalle milizie governative durante la guerra civile libica. Frustrato dall’impossibilità di rinvenire le spoglie dell’amico, Martins ha deciso di intervenire personalmente e recarsi in Libia. Entrato nel Paese di nascosto grazie a un contrabbandiere di petrolio, si è subito dovuto scontrare con l’enorme difficoltà di lavorare in condizioni così precarie. Rendendosi conto che, da solo, non sarebbe riuscito a svolgere un’indagine approfondita, Martins ha scelto invece di riflettere su una domanda: «Come si racconta una storia senza testimoni, tracce, prove o protagonisti?» In Our War, l’autore evoca e allude all’assenza della figura centrale, proponendo una serie di ritratti di persone con cui Hammerl era entrato in contatto o che avevano partecipato al conflitto (combattenti per la libertà o i loro discendenti, ex soldati delle milizie, residenti, fedeli o sosia di Gheddafi, ecc.). Tutti i soggetti sono stati scelti perché avevano lo stesso aspetto, le stesse idee e le stesse convinzioni di Hammerl, oppure perché ricordavano a Martins i diversi momenti della loro amicizia. Il progetto si interroga sui concetti di assenza, documentazione, lutto e tributo a una persona, oltre naturalmente a soffermarsi sul ruolo della fotografia nelle zone di guerra. Martins decide di affrontare tutte queste tematiche a viso aperto, accettando l’idea della frammentarietà e le innumerevoli contraddizioni e ambiguità insite nei conflitti.
VINCITORI CATEGORIE PROFESSIONAL
I vincitori del concorso Professional sono stati selezionati da una giuria di esperti sulla base di un corpus di lavori da 5-10 immagini dedicate alle tematiche più varie, dalle storie di guerra e riconciliazione all’empowerment femminile reso possibile dall’istruzione, fino agli approcci più inconsueti a generi come la natura morta e lo sport. I migliori di ogni categoria sono stati premiati con un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony.
ARCHITETTURA E DESIGN
VINCITORE: Fan Li (Cina continentale) per la serie Cement Factory
Finalisti: 2° posto Servaas Van Belle (Belgio); 3° posto Andres Gallardo Albajar (Spagna)
FOTOGRAFIA CREATIVA
VINCITORE: Lee-Ann Olwage (Sudafrica) per la serie The Right to Play
Finalisti: 2° posto Noemi Comi (Italia); 3° posto Edoardo Delille e Giulia Piermartiri (Italia)
DOCUMENTARISTICA
VINCITORE: Hugh Kinsella Cunningham (Regno Unito) per la serie The Women’s Peace Movement in Congo
Finalisti: 2° posto Mohammed Salem (Palestina); 3° posto Tariq Zaidi (Regno Unito)
AMBIENTE
VINCITORE: Marisol Mendez (Bolivia) e Federico Kaplan (Argentina) per la serie Miruku
Finalisti: 2° posto Jonas Kakó (Germania); 3° posto Axel Javier Sulzbacher (Germania)
PAESAGGIO
VINCITORE: Kacper Kowalski (Polania) per la serie Event Horizon
Finalisti: 2° posto Bruno Zanzottera (Italia); 3° posto Fabio Bucciarelli (Italia)
PORTFOLIO
VINCITORE: James Deavin (Regno Unito) per Portfolio
Finalisti: 2° posto Marylise Vigneau (Francia); 3° posto Marjolein Martinot (Paesi Bassi)
RITRATTO
VINCITORE: Edgar Martins (Portogallo) per la serie Our War
Finalisti: 2° posto Ebrahim Noroozi (Repubblica Islamica dell’Iran); 3° posto Jean-Claude Moschetti (Francia)
SPORT
VINCITORE: Al Bello (Stati Uniti) per la serie Female Pro Baseball Player Succeeds in All Male Pro League
Finalisti: 2° posto Andrea Fantini (Italia); 3° posto Nicola Zolin (Italia)
NATURA MORTA
VINCITORE: Kechun Zhang (Cina continentale) per la serie The Sky Garden
Finalisti: 2° posto Carloman Macidiano Céspedes Riojas (Perù); 3° posto Jagoda Malanin (Polonia)
NATURA E ANIMALI SELVATICI
VINCITORE: Corey Arnold (Stati Uniti) per la serie Cities Gone Wild
Finalisti: 2° posto Adalbert Mojrzisch (Germania); 3° posto Sriram Mural (India)
OPEN PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Il concorso Open celebra la potenza visiva di un singolo scatto. Le immagini vincitrici sono selezionate per l’efficacia narrativa unita a caratteristiche tecniche d’eccellenza. Scelta tra i 10 vincitori delle categorie Open, Dinorah Graue Obscura (Messico) è stata proclamata Open Photographer of the Year 2023, titolo a cui si aggiungono un premio in denaro di 5.000 dollari, un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony e grande visibilità internazionale. Lo scatto che le ha consegnato la vittoria si intitola Mighty Pair ed è stato inviato per la categoria Fotografia naturalistica. L’immagine in bianco e nero ritrae una coppia di caracara crestati del sud del Texas, appollaiati su un ramo, che guardano dritti nella stessa direzione. L’aspetto che ha colpito la fotografa è che questi maestosi rapaci sembrano quasi essersi messi in posa per l’obiettivo, perfettamente immobili e identici, con lo sguardo proiettato oltre l’inquadratura.
STUDENT PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Quest’anno, i partecipanti del concorso Student sono stati invitati a sottoporre una serie di minimo 5 e massimo 10 immagini sul tema In a Changing World, dando spazio a storie di sviluppo e progresso positive da ogni parte del mondo. A conquistare il titolo di Student Photographer of the Year è stato Long Jing (Cina continentale) della Yunnan Arts University, che si è aggiudicato un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony del valore di 30.000 euro per la sua università. La serie premiata, Keep the Yunnan Opera, ci porta dietro le quinte del teatro dell’opera dello Yunnan, mostrando il numero sempre più esiguo di performer in scena e spettatori tra il pubblico. Le esibizioni, messe in risalto dai colori vividi, riflettono l’anima multiculturale della Cina meridionale.
YOUTH PHOTOGRAPHER OF THE YEAR

Quest’anno, il concorso Youth ha chiesto ai partecipanti di ispirarsi al tema Your Everyday per condividere il loro personale punto di vista sul mondo che li circonda. Selezionato da una rosa di 7 fotografi con meno di 19 anni, Hai Wang (Cina continentale, 17 anni) è il nuovo Youth Photographer of the Year, titolo che gli vale un kit digitale di Sony e notorietà globale. La fotografia vincente mostra delle file apparentemente infinite di sedie colorate ma vuote, preparate per una cerimonia scolastica annullata a causa della pandemia di COVID-19. La composizione incisiva e l’inquadratura inaspettata accentuano il senso di vuoto e conferiscono alla scena un’atmosfera surreale.
SUSTAINABILITY PRIZE

Alessandro Cinque è il primo vincitore in assoluto del Sustainability Prize, che prevede un premio in denaro di 5.000 dollari e l’esposizione del progetto alla mostra dei Sony World Photography Awards nella capitale britannica. Voluto non solo dalla WPO, ma anche dalla United Nations Foundation e da Sony Pictures nell’ambito dell’iniziativa Picture This, questo nuovo riconoscimento è dedicato alle storie, alle persone e alle organizzazioni che, con le loro azioni, perseguono uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU Cinque ha vinto con la serie Atrapanieblas (Fog Nets), che documenta un’innovativa soluzione adottata a Lima, in Perù, per far fronte alla costante carenza idrica. Le reti “acchiappanuvole” servono a trattenere le microparticelle di umidità sospese nell’aria e consentono di raccogliere circa 200 litri d’acqua al giorno da distribuire agli abitanti.
OUTSTANDING CONTRIBUTION TO PHOTOGRAPHY
La vincitrice del premio Outstanding Contribution to Photography di quest’anno è Rinko Kawauchi, una delle fotografe giapponesi più stimate e di maggiore spicco del panorama attuale. Kawauchi deve la sua fama internazionale alle immagini intime e luminose con cui riesce a fermare nel tempo gli attimi effimeri della vita quotidiana. Alla mostra dei Sony World Photography Awards 2023 sarà possibile ammirare oltre 20 dei suoi scatti – una selezione effettuata personalmente dall’artista per raccontare vent’anni della sua carriera, sottolineandone le pietre miliari e i temi portanti attraverso alcune delle serie più iconiche: Illuminance (2011), AILA (2004), Utatane (2001) e Ametsuchi (2013).
ADAM FERGUSON | PRESENTAZIONE MONOGRAFICA
Oltre alle opere dei vincitori assoluti e di categoria di quest’anno, la mostra dei Sony World Photography Awards espone anche una presentazione monografica del Photographer of the Year 2022: Adam Ferguson (Australia). L’acclamato autore presenta una selezione di immagini tratte dalla serie Silent Wind, Roaring Sky, che documenta la vita delle comunità nel remoto Outback australiano. Frutto di un’esplorazione a più riprese del cuore dell’Australia rurale, questo corpus testimonia l’epocale transizione che il paesaggio e la collettività stanno vivendo.