Nella società contemporanea, il concetto di dignità ha subito un’evoluzione significativa, accompagnata da contraddizioni che riflettono le sfide e le tensioni della nostra epoca. La dignità umana, che una volta era considerata una qualità intrinseca e inalienabile di ogni individuo, oggi si trova spesso in conflitto con altre priorità e interessi. Una delle principali contraddizioni riguarda il campo dell’etica e dei diritti umani. Mentre sempre più voci si levano a favore dei diritti delle minoranze, delle persone LGBTQI+, dei migranti e di altri gruppi svantaggiati, esiste ancora una significativa resistenza a riconoscere pienamente la loro dignità. Inoltre, l’evoluzione delle dinamiche economiche globali ha accentuato ulteriormente le contraddizioni legate alla dignità. L’economia di mercato, da un lato, può promuovere lo sviluppo e il progresso, ma dall’altro può creare disuguaglianze economiche sempre più profonde. In una società in cui il denaro e il successo materiale sono spesso associati al valore e alla dignità di una persona, coloro che si trovano in condizioni di povertà o di emarginazione possono subire un grave degrado alla loro essenza di essere umani.
Purtroppo ancora oggi il 43% dei paesi nel mondo prevede il carcere o la pena di morte per la comunità LGBTQI+. La fotografia, oltre ad essere uno strumento di comunicazione visiva, ha il potere di raccontare storie e di preservare i ricordi. Tuttavia, il suo impatto va ben oltre la semplice creazione di immagini. È un potente strumento per ricostruire e preservare la dignità degli individui. Ogni essere umano è portatore di una storia unica, fatta di emozioni, battaglie e vittorie. Purtroppo, molte volte queste storie non vengono ascoltate o dimenticate velocemente. Ecco dove la fotografia può fare la differenza. Il progetto del fotografo Umberto Nicola Nicoletti intitolato Asylum narra la toccante storia di persone che, a causa della loro appartenenza alla comunità LGBTQI+, si sono trovate costrette a intraprendere un viaggio forzato verso la libertà. Attraverso queste fotografie potenti e liberatorie, Nicoletti si propone di smantellare i pregiudizi e i luoghi comuni che circondano la comunità LGBTQI+.
«Asylum, vuole mettere in luce una situazione che spesso, per pregiudizio, paura e senso di vergogna, viene nascosta. Attraverso le foto “patinate”, normalmente utilizzate dalla fotografia pubblicitaria e di moda, l’obiettivo è di creare empatia sia con i soggetti coinvolti e con le loro storie. Non si tratta pertanto di un progetto fotografico di reportage, ma piuttosto di un progetto artistico fine-art focalizzato sulla ricostruzione della loro dignità. Questi richiedenti asilo incarnano per me il
vero significato di “idolo”, di “eroe” di “celebrità” e a queste bellissime anime voglio restituire un’identità che troppo spesso gli viene loro tolta, e ridotta a una massa indistinta.»
Il lavoro di Nicoletti, più profondamente, ci invita a riflettere sulla necessità di lottare per un mondo più inclusivo, un mondo in cui ogni persona possa vivere con dignità senza essere perseguitata per la propria identità di genere o orientamento sessuale. Attraverso la sua lente, il fotografo mette in luce la bellezza e il valore di ogni individuo, indipendentemente dalle differenze che li caratterizzano. Il progetto nasce attraverso la collaborazione associazioni che aiutano i migranti nel processo di asilo nelle città di Washington D.C., New York, Toronto, Londra e Milano dal 2016 al 2022. Il libro, edito da Rizzoli, raccoglie un testo introduttivo scritto da Filippo Grandi; Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Oltre al libro fotografico Umberto N. Nicoletti ha realizzato una canzone “Killing Beauty” colonna sono del progetto. La melodia, dalle note struggenti, amplifica il dolore e la bellezza delle storie ritratte. L’aggiunta della Czech National Symphony Orchestra conferisce alla traccia un ulteriore livello di profondità emotiva e di risonanza.
«La musica ha una capacità incomparabile di immergerci ed emozionarci, e credo fermamente che ‘Killing Beauty’ aiuterà i fruitori a connettersi ancora più profondamente con le storie e le esperienze degli “eroi” rappresentati.»
Umberto Nicola Nicoletti, nato a Padova, si è diplomato all’inizio del 2000 all'”I.S.I.A.” (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Università di Urbino) e alla Fachhochschule di Augsburg (Germania). Ha frequentato l’Università dell’Immagine, il primo corso sui cinque sensi a Milano creato da Fabrizio Ferri. Ha iniziato la sua carriera professionale come assistente fotografo e nel 2005 ha aperto il suo studio, Das Studio, che si occupa di fotografia, video, installazioni artistiche, graphic design e direzione creativa. Il suo primo libro fotografico di belle arti, intitolato Asylum, è uscito il 16 maggio 2023, pubblicato da Rizzoli New York.
Per maggiori informazioni è disponibile un sito dedicato al progetto: www.asylum-theproject.com.
SITO WEB
La colonna sonora è disponibile per lo streaming e il download su tutte le principali piattaforme musicali, inclusi Spotify, Apple Music e Amazon Music.