Come organizzare l’ingresso in maniera accogliente? Ecco la risposta

L’entrata di una casa è un po’ come una “prima impressione” quando si conosce una persona: non è tutto, ma conta molto. Per questo, ogni esperto o appassionato di home living capisce l’importanza di un impatto iniziale positivo e sensoriale, e quanto questo possa essere utile.

Tra le varie regole per un ingresso ben arredato, quindi accogliente e personale al punto giusto, emergono alcune “norme” non scritte, ma condivise dagli esperti di arredamento. Altre regole, invece, sono più decisive e vengono consigliate e applicate in modi diversi.

Esamineremo alcune regole, 5 per la precisione, che non sono troppo rigide né obbligatorie, ma che possono dare una notevole spinta se abbiamo ospiti o se vogliamo dare un tocco particolare sia all’aspetto che alla percezione di un ambiente curato. Quali sono?

First impression: ingresso

La prima impressione conta: se non è fondamentale, serve comunque a introdurre fisicamente le persone in una casa. Spesso l’ingresso è visto come una “formalità”, ma non è così, e sempre più amanti dell’arredamento progettano stili e mobili per dare la giusta impressione.

Non è necessario che lo stile sia identico a quello del resto della casa, ma di solito è meglio seguire alcune logiche sia stilistiche che pratiche, ad esempio curando l’illuminazione. È anche una buona idea valutare l’aspetto esterno della casa e i colori interni.

La prima regola è dare una giusta percezione di spazio fin dall’ingresso: mettere uno specchio, non per forza enorme, ma ben posizionato, in modo da dare l’impressione di uno spazio maggiore di quello reale, è un primo passo spesso considerato importante.

Cosa posizionare

Seconda regola: usare il mobilio giusto, senza esagerare. Un ingresso deve essere una sorta di “tramite” tra l’esterno e la casa vera e propria, quindi, oltre allo specchio, piccole mensole, scompartimenti o mobili incassati, o anche appoggiati a terra, sono utili e possono dare un buon tocco stilistico.

Senza esagerare, però: riempire l’ingresso, considerandolo una sezione secondaria, crea confusione, e il caos non dà una buona impressione iniziale, soprattutto a chi non conosce ancora la nostra casa. Ancora meglio se possiamo scegliere un unico mobiletto o scompartimento, magari mobile, per poterlo spostare.

Terza regola: l’ingresso minimal non è obbligatorio, ma è essenziale impegnarsi a non riempirlo di oggetti. Vanno bene appendiabiti e portachiavi (come quelli sospesi), ma è bene tenerlo il più possibile libero, anche perché l’ingresso deve essere pratico sia quando si entra che quando si esce di casa.

Illuminazione

Quarta regola: tenere conto di una buona illuminazione. Se abbiamo poco spazio, la scelta migliore è un faretto direzionabile, oppure una lampada da terra “a testa lunga”. È importante curare l’illuminazione in termini di intensità e presenza: l’ingresso deve essere ben illuminato, ma è meglio non usare troppe luci.

L’errore comune è voler esagerare, magari spostando lampade e luci che non si integrano bene con il resto della casa. Invece, è meglio ridurre tutto all’essenziale, soprattutto se lo spazio è poco. Se ne abbiamo molto, lo spazio può essere occupato anche da due fari o lampade, magari uguali, ma mai troppo vicini.

Infine, possiamo valutare la presenza di un angolo fisso, se già presente, o mobile, dove mettere scarpe o oggetti come cappelli, sciarpe o simili. Non deve essere per forza un appendiabiti, anzi, spesso è meglio qualcosa di più piccolo e pratico. Sempre più persone usano questo spazio per le scarpe.

Eliminare le scarpe

È una tradizione orientale sempre più comune quella di togliere le scarpe in casa, spesso in un angolo poco evidente, ben distinto dal resto della casa. Se non lo abbiamo, possiamo comprare o riciclare un vecchio mobiletto per questa funzione, che dà un’idea di cura, ma non solo.

Può essere molto utile acquisire questa abitudine asiatica di togliere le scarpe, che può aiutarci a tenere pulita la casa. Inoltre, essendo più di una moda, può garantire una buona impressione agli ospiti e può presentare anche altri oggetti.

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