
Quando si ha la grande fortuna di avere un giardino, l’ortensia è un fiore che non deve assolutamente mancare. Il motivo? Innanzitutto i suoi fiori dalle linee morbide e dalle cromie pastello, che regalano un effetto visivo all’insegna del romanticismo e dell’armonia estetica. Sapevi che, con un trucco semplicissimo, puoi cambiare loro colore?
Caratteristiche principali dell’ortensia
L‘ortensia è una pianta dalle origini molto antiche, le cui origini sono legate alla Cina e ad altri Paesi orientali. Importata in Europa alla fine del XIX secolo, deve il suo nome alla figlia adottiva di Napoleone, regina consorte d’Olanda. Per quanto riguarda le modalità di coltivazione, ricordiamo che si può gestire il tutto sia in vaso, sia in piena terra.

In tutti i casi, è molto importante procedere collocandola in una zona di mezz’ombra. Inoltre, è bene sapere che l’ortensia apprezza tanto il clima fresco e che, per prosperare, ha bisogno di essere abbondantemente irrigata. Il periodo della sua fioritura corrisponde con i mesi caldi dell’anno. Parliamo, idealmente, del lasso di tempo che va da giugno fino alla fine dell’estate.
Nota, come già detto, soprattutto per i suoi fiori, le cui infiorescenze, unite tra loro, sono di forma sferica, può essere oggetto di piccole meraviglie legate proprio alla loro cromia che sì, puoi cambiare senza bisogno di sostituire il fiore. Per scoprire come, non devi fare altro che seguirci nel prossimo paragrafo.
Fiori dell’ortensia: da cosa dipendono i loro colori?
Nella maggior parte dei casi, i fiori dell’ortensia sono di colore bianco. In natura si possono trovare pure altre cromie, tra cui il rosa, il viola nelle sue varie declinazioni, ma anche il blu e il rosso. A determinare questa particolarità, ci pensa un aspetto su tutti: la tipologia di suolo.

Attenzione: è soprattutto una caratteristica del suolo a influire sul colore delle ortensie, ossia il pH. Nel momento in cui questi fiori crescono in un terreno terreno alcalino, caratterizzato quindi da un pH superiore a 6, la loro cromia è tendente al rosa. In caso di terreno acido, invece, vira verso i toni del blu.
Il motivo dietro a tutto questo è da ricondurre anche alla sensibilità del pigmento dei fiori delle ortensie agli ioni di alluminio, presenti in quantità più o meno importanti nel terreno. Dopo questa doverosa parentesi, vediamo nello specifico cosa fare per cambiare il colore dei fiori dell’ortensia e, in particolare, per farli diventare di colore blu.
Come modificare il colore dei fiori dell’ortensia
L‘ortensia blu è un fiore molto ricercato. La cosa appare per certi versi paradossale in quanto, nel linguaggio dei fiori, simboleggia una cosa tutto tranne che positiva, ossia la freddezza. Si tratta, però, ribadiamo, di un fiore elegante e molto richiesto. Ecco perché in tanti si chiedono come ottenerlo a partire dalle ortensie che già hanno. Vediamolo subito.

Iniziamo con il dire che si possono utilizzare specifici prodotti chimici acquistabili presso il proprio garden center di riferimento. Nelle prossime righe, però, parleremo di soluzioni naturali utili al proposito, decisamente più economiche e, soprattutto, immediatamente disponibili. Come vedrai tra poco, molti rimedi li hai sicuramente nella tua dispensa già nel momento in cui leggi queste righe.
Per cambiare il colore delle ortensie facendole diventare blu, è necessario aggiungere al terreno delle sostanze in grado di aumentare il suo livello di acidità. Tra queste è possibile includere, giusto per citare alcuni esempi, l’aceto, il succo di limone, i fondi di caffè e gli scarti derivanti dal pomodoro, tutti rimedi naturali e sostenibili.
Altri consigli per far cambiare il colore alle ortensie
Esistono anche altre strade da seguire quando si tratta di cambiare il colore delle ortensie, facendole passare, per esempio, dal rosa al blu. In questi casi, può rivelarsi utile anche intervenire con un prodotto a base di solfato di alluminio e di chelato di ferro. La buona notizia? Se si cambia idea, si può tornare indietro.

Se si ha un’ortensia blu e ti interessa farla diventare rosa, non devi fare altro che annaffiarla con un’acqua particolarmente calcarea (in alcune zone d’Italia, tra cui una parte della Lombardia, basta utilizzare l’acqua del rubinetto). In alternativa, si può aggiungere un concime a base di solfato di calcio.
No, non è magia, ma solo l’immenso fascino della natura, che ci permette di gestire in maniera creativa un fiore dal fascino immenso e di godere di una bellezza che, se lo si desidera, può essere anche portata tra le mura di casa e resa protagonista di ambienti arredati con un delizioso mood Shabby Chic. Provare per credere!